PROGETTI e PROGRAMMI
LAUDE, BALLATE, SALTARELLI & VILLANELLE 8/9 esecutori Il concerto debutta nel 2003 al Festival Internazionale di Musica Medievale di Erice, nel corso degli anni l'ensemble lo replica in molte altre occasioni per importanti Enti italiani e nel 2013 il progetto si concretizza in un CD prodotto dalla Tactus che ha ricevuto molti apprezzamenti. Aquila Altera ha realizzato in questo lavoro un particolare percorso musicale che accosta la musica di tradizione colta, dunque scritta, alla musica che deve la propria esistenza alla forma di trasmissione orale. Una ricerca che accosta quindi i due repertori cercando di mettere in luce la possibilità di un eventuale rapporto sotto il profilo non solo musicale ma anche testuale. Il repertorio proposto, interamente italiano, vede l'accostamento di brani provenienti da manoscritti e raccolte a stampa, risalenti ad un periodo compreso tra il XIII e il XVI secolo, a musiche e prassi esecutive che possono essere ricondotte a modalità di tradizione orale e all'uso di strumenti musicali della tradizione italiana, oltre a quelli più comuni, ricostruiti sulla base delle fonti storiche, sui quali primeggia per presenza e rilevanza musicale la zampogna.
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DANTE & Co.
5 musicisti e 2 voci recitanti
La figura di Dante
Alighieri, la sua personalità e la sua opera vengono sempre narrate,
immaginate e delineate mettendone in risalto la serietà e l’austerità,
poco si lascia trapelare della giovinezza e degli aspetti meno
accademici della sua vita.
Le rappresentazione pittoriche che ritraggono
Dante, come quella realizzata da Raffaello
nella Disputa del Sacramento
in Vaticano, hanno inoltre contribuito non poco
a tramandare un’immagine
seria ed autorevole del sommo poeta.
Tali raffigurazioni poco lasciano
trasparire dell’aspetto più leggero e giocoso che invece emerge
nella
tenzone con il fiorentino Forese Donati, cugino della moglie di Dante,
Gemma Donati.
Tra il 1293 ed il 1296, infatti, i due amici si sfidano in
una tenzone composta da sei sonetti tre per ciascun poeta,
in cui, a
suon di rime, duellano a suon di pesanti commenti ed allusioni.
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DOLCE VERGINE MARIA il culto mariano tra Medioevo e Rinascimento 6/7 esecutori Il programma sviluppa, a partire dall'inno Ave Maris stella risalente all'XI secolo, un viaggio intorno al culto e alla devozione allaVergine Maria. Il concerto presenta brani tratti dai codici più mportanti del Medioevo composti in lode della Madonna tra cui il Laudario di Cortona, le Cantigas de Santa Maria ed il Llibre Vermell de Montserrat monumenti della musica medievale fino a giungere alle laude polifoniche rinascimentali di Serafino Razzi, Francesco Soto e Giovanni Animuccia.
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PARADIGMA MEDIOEVO
7/8 esecutori Il concerto Paradigma Medioevo si propone di mettere in evidenza la vivacità culturale e creativa del panorama musicale medievale italiano tra XIV e XV secolo. Troppo spesso si tende a non tenere in considerazione come, nell’età medievale, le connessioni culturali fossero intense e molteplici, specchio di una società che non era autoreferenziale e chiusa in sé stessa, ma che aveva invece un forte senso di relazione e di scambio. Il programma presenta oltre ad autori di cui conosciamo la vita e le opere ma anche composizioni di anonimi musicisti dei quali, purtroppo, ci sono state tramandate le musiche ma non i nomi, ma che tanto hanno contribuito a rendere così ricco il patrimonio musicale del Medioevo. Tra i musicisti e i codici in programma sono presenti Francesco Landini, Antonio Zacara da Teramo, Andrea da Firenze e gli anonimi musicisti dei codici Rossi, Squarcialupi, di Londra e di Faenza.
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LAUDAR VOLLIO
PER AMORE
Francesco raccontato con le parole e la musica del suo tempo 5 musicisti e una voce recitante
Lo
spettacolo, "LAUDAR VOLLIO PER AMORE,
Francesco raccontato con le parole e la musica del suo tempo,"
nasce come un "viaggio" sonoro attorno alla figura di S. Francesco che
non vuole ripercorrere cronologicamente la sua vita, ma cerca di
rievocare attraverso le sue parole e quelli dei biografi a lui
contemporanei, o di poco successivi, l'atmosfera che si respirava in
quegli anni, sottolineate e commentate attraverso una scelta di
musiche significative sia per il periodo storico che per gli
argomenti trattati. Tra i testi e le musiche scelte il concerto
presenta il Testamento
e la
lauda di Jacopone da Todi "O
Francesco da Deo amato"
di S. Francesco e le laude del laudario di Cortona dedicate
al Santo.
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AVE NOBILIS
4/5 esecutori
Le vie del medioevo erano ben più animate di quello che generalmente si pensa. Pellegrini, crociati, mercanti, clerici e molti altri ancora, si spostavano per raggiungere differenti luoghi; santuari, corti, monasteri e città queste erano le mete designate. Il concerto vuole ripercorrere attraverso la musica i luoghi che un viaggiatore medievale sulla sua strada e nei quali trovare rifugio. Il programma quindi presenta brani del XIII e XIV secolo, sia sacri che profani, che meglio rivelano questi differenti aspetti della cultura medievale. Musica di corte e musica sacra, danze strumentali e canzoni d'amore possono rivelare non solo il linguaggio musicale del medioevo, ma anche elementi della vita quotidiana dell'uomo del tempo.
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L' AMORE A MME VENENDO 10/14 esecutori L'Abruzzo, nel Medioevo e nel Rinascimento, fu uno dei luoghi tra i più fecondi nell’ambito della storia musicale e culturale italiana. Infatti l'Abruzzo fu tutt'altro che una terra periferica o isolata e il concerto vede protagonisti codici e musicisti abruzzesi che operarono in Abruzzo e nelle numerose corti italiane influenzando la musica del periodo. Una conferma dell’ importanza della musica abruzzese nell’antichità ci viene dai Corali di Guardiagrele, che conservano rare polifonie sacre del primo Quattrocento. Tra l'altro hanno tramandato un interessante esempio di contrafactum di una tra le composizioni più conosciute di Francesco Landini, la ballata Questa fanciull' Amor, per intonare l'Agnus Dei. Non possiamo poi sottovalutare un altro polo che dovette essere particolarmente importante in Abruzzo durante il ’400, quello della città di Ortona: il manoscritto G 20 della Biblioteca Comunale di Perugia, un codice di provenienza probabilmente francescana e vicino al repertorio internazionale della corte aragonese, contiene infatti alcuni unica di Aedvardus de Ortona. |
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